sabato 15 ottobre 2016

La fine di un avventura...l'inizio di un'altra

Ciao a tutti!
Grandi novità nella mia vita in questo periodo. Come sapete (o forse no, ma ve lo dico ora) io ho vissuto per tutti i miei quasi 7 anni di vita a Marrakech. Da qualche giorno abbiamo lasciato casa, amici, scuola e siamo venuti a vivere in Italia!

Sono molto contenta di essere venuta qui. Ci sono i nonni, gli zii, gli amici. I miei cugini con cui giocare, soprattutto Perla con cui ci travestiamo da principesse e poi balliamo.






E poi c'è il mare!











Mi ha fatto un po' effetto vedere mamma e papà impacchettare tutte le nostre cose, ero un po' triste e scombussolata, ma una volta arrivati qui dai nonni tutto passato, sono di nuovo contenta!
Questo ultimo anno a Marrakech è stato bello, ma anche difficile. Ho conosciuto cari amici con cui mi sono divertita tanto, ho continuato la logopedia con Badia e la psicomotricità con Perrine che adoro (e infatti sarà dura dover ricominciare con qualcun'altro...). Ho però anche passato un anno in una scuola nuova, dove ci è voluto un po' di tempo per farmi conoscere dai compagni e dalle maestre. Io non ho mai problemi, sono sempre contenta di andare anche in posti nuovi con nuovi compagni, gli altri però a volte non mi capiscono bene visto che il mio linguaggio seppur moooolto migliorato resta ancora un po' confuso, così non sanno come comportarsi con me.

In più, pur essendo una classe dell'ultimo anno di scuola materna, in realtà il programma e i metodi di insegnamento erano quelli di una prima elementare e con metodi un po' di altri tempi (lettura, scrittura di sillabe e parole in corsivo, ricopiare frasi in corsivo dalla lavagna...) insomma molto difficile per me, troppo astratto. Io riesco a riconoscere le lettere, ma solo se sono presentate in collegamento ad immagini o in contesti più concreti. Recitare l'alfabeto per me non ha senso e quindi non lo faccio. Quando un'attività è troppo difficile io mi rifiuto. Quindi a scuola ci sono stati molti momenti in cui mi lasciavano fare gli affari miei (disegnare o colorare) mentre gli altri facevano un compito, e questo non aiuta l'integrazione. La mamma pensa che inconsciamente mi rendo sempre più conto della differenza con i miei coetanei e quando vedo che una cosa è difficile semplicemente mi chiudo a riccio nel mio mondo e mi rifiuto di farla. Non è così se mi trovo in un ambiente che conosco con persone che so che fanno lo sforzo di capirmi e soprattutto che sanno fermarsi ad ascoltarmi. Infatti ritorniamo sempre lì, il tempo. Il cromosoma in più fa dilatare i miei tempi, tempi di elaborazione della richiesta, tempi di formulazione della risposta nella testa, tempi di esprimere a parole la risposta...beh, in generale i miei coetanei vanno troppo veloce e il tempo che io impiego per cominciare a rispondere ad una loro domanda, loro son già passati ad altro.

E' molto importante quindi la mediazione di un adulto (maestra, mamma...) per permettere agli altri di conoscermi e di capire i miei tempi. Non per tutti i bambini sarà facile rallentare, ma alcuni ci riescono e allora possiamo diventare amici per davvero!


Con mio fratello Aramis gioco molto, ma lui fa ancora molta fatica a rispettare i miei ritmi, pur conoscendomi da sempre. Il suo cervello viaggia alla velocità della luce per me e spesso si arrabbia perchè io non seguo i suoi giochi, perchè non rispondo subito alle sue domande. C'è da dire che io a volte mi diverto a non rispondere apposta, tanto per farlo arrabbiare! 

A presto per il seguito dell'avventura!

2 commenti:

  1. Ciao luna,ho letto il tuo blog tutto d'un fiato,sei una bimba meravigliosa e con la tua forza e i tuoi progressi mi hai ridato un po' di serenità e speranza e ora il futuro con il mio piccolo tesoro mi sembra un po'meno buio e incerto ,grazie di tutto
    Anto

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    1. Grazie Anto! Vedrai che il futuro del tuo bimbo sarà luminosissimo e anzi sarà lui a portare luce a chi incontrerà! Vi abbraccio

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